Questo valore, espresso da un minimo a un massimo
indica l’esposizione a eventi atmosferici che possono determinare la chiusura del pontile.
L’approdo più riparato dell’isola che consente l’accesso all’omonima località, solo il mulinare del vento forte di terra convogliato nel canale può rendere difficoltosa la discesa. Un gruppo sparpagliato di case dove c’è la possibilità di pranzare o prendere un caffè. Ideale per chi desideri raggiungere il litorale dell’isola che dà su Porto Venere, tra Punta Secca e Punta Carlo Alberto o gli stabilimenti balneari (della Marina Militare) o come punto dal quale iniziare la propria escursione seguendo il “giro isola” un sentiero a tratti impegnativo tra gariga, macchia mediterranea e leccete. Oppure, seguendo una strada asfaltata protetta dall’ombra degli alberi, raggiungere la sommità dominata dalle rovine del Forte Cavour.
In passato l’Isola Palmaria era coltivata dalla linea di costa sino alla sua sommità. C’erano vigne, ulivi, orti e frutteti - un esempio formidabile di paesaggio terrazzato. Il suo territorio è stato nel corso dei secoli alterato dalle cave del celebre Portoro - un marmo nero utilizzato per lunghissimo tempo, data la sua preziosità, nell’arte sacra - attività estrattifera che ha però convissuto con le altre sviluppatesi, nell’arco di secoli, sull’isola.
A partire dall’Ottocento, lo sviluppo delle fortificazioni, dei bunker, delle postazioni di tiro, ha ulteriormente modificato il paesaggio che ora è ricco di simili lacerti architettonici.
Nel corso del Novecento questa meravigliosa isola, ricca di insenature e caverne, come la Grotta dei Colombi (scoperta nel 1869) e ricca di reperti paleontologici, ha subito un graduale abbandono e inselvatichimento - gli alberi e la macchia mediterranea hanno sostituito i disboscamenti dovuti al ruolo che l’isola fortezza ha ricoperto nel corso della Seconda Guerra Mondiale e ora capre e altri animali selvatici popolano le sterpete e si avvicinano ai turisti nella speranza che questi raccolgono per loro qualche foglia di fico.
Il nome Palmaria potrebbe derivare da “balma”, ovvero grotta, rifugio.
Chi desidera trascorrere una giornata al mare o affrontare un percorso escursionistico ad anello, quello che cinge l’intera isola e celebre per la sua spettacolarità; ancora - chi vuole godere di un panorama pittoresco, quello di Porto Venere, senza rinunciare a fare il bagno e prendere il sole su un litorale piuttosto accessibile e non attrezzato, gratuito, sceglie di sbarcare al Terrizzo. Un’avventura, indimenticabile, alla portata di tutti, alla scoperta dell’Isola e della macchia mediterranea.
Tutti gli approdiPresenza di barriere architettoniche: Sì | |
Accessibile alle biciclette: Sì | |
Approdo accessibile a persone con disabilità motoria |
Informazioni ulteriori su imbarco e sbarco: Approdo laterale con pendenza ridotta
Approdo frontale con forte pendenza
La passerella di cui è dotato il natante consente di accedervi, con accompagnatore, a persone disabili in carrozzina. Ampiezza della passerella 65 cm
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